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Zone erogene vicino il clitoride

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Volete scoprire quali sono le zone erogene vicino il clitoride? Sia che siete delle donne alla scoperta del vostro corpo o che siete dei maschietti che vogliono far godere la loro partner, questa guida vi insegnerà come stimolare al meglio lì sotto. Proprio dove non batte il sole. Spesso c’è la convinzione sbagliata che si raggiunge l’orgasmo solamente grazie alla penetrazione. La verità invece è che sono tanti i punti da toccare, leccare, punzecchiare, insomma, stimolare, delle varie parti del corpo sia dell’uomo che della donna. In questo articolo vogliamo però soffermarci su tutte quelle zone che si trovano vicino il clitoride e che spesso non vengono tenute in considerazione.

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Zone erogene vicino il clitoride: la stimolazione esterna

Per cominciare con i vari tipi di stimolazione esterna, poteste partire dal glande. Si tratta della zona più sensibile in quanto ricca di terminazioni nervose e quella che, con grande probabilità, vi aiuterà a raggiungere l’orgasmo. Addirittura, questo punto è tanto sensibile che, se stimolato in modo scorretto o subito dopo che lei ha raggiunto l’orgasmo, potrebbe far male.
Altra zona erogena da tenere in considerazione è l’asta, da stimolare esternamente. Per riconoscerla toccate il glande e andate un po’ più su con la mano. Troverete una piccola asticella: è proprio lei! Non tutte le donne hanno la stessa sensibilità in questa zona. Alcune la preferiscono rispetto il glande, altre non provano nulla.
Il vestibolo e le piccole labbra sono altre due zone erogene da non sottovalutare. Il primo si rivela particolarmente utile perché, accarezzandolo, va a stimolare la lubrificazione della vagina. Le piccole labbra svolgono la stessa funzione del vestibolo e, se toccate, aiutano a far uscire il liquido eiaculatorio e altre secrezioni.

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Zone erogene vicino il clitoride: la stimolazione interna

Per quanto riguarda la stimolazione interna della zone erogene che ruotano attorno al clitoride, ci sono altri tre punti da tenere in considerazione. In primis c’è l’orifizio vaginale, che ha un’entrata che si racchiude a metà tra due bulbi vestibolari che a un certo punto si uniscono tra di loro. Stimolare questa zona aumenta la sensibilità della vagina, perché non stimolarla?
Da non dimenticare la zona rugosa, altrimenti chiamata punto G, che, sorpresa, esiste davvero! Non ve lo sareste mai immaginati, vero? E invece è proprio così. In realtà, non dovreste focalizzarvi tanto su dove si trova, bensì quale sia la sua posizione. Per chi ancora non lo sapesse, è collocata nell’area anteriore del canale vaginale, subito dopo l’entrata, e ha una profondità di due falangi. Quando toccate questo punto, state stimolando sia le ghiandole para-uretrali, sia le radici del clitoride. Per orientarvi meglio, potreste sentire quando, al tatto, vi trovate davanti una parete rugosa. Ecco, a quel punto siete arrivati/e.
Lungo la parte anteriore della vagina si trova una zona altrimenti chiamata a fontana. La riconoscete per il suo essere liscia al tatto e per trovarsi al di sopra dell’osso pelvico e della zona rugosa. Se volete raggiungere lo squirting, allora dovrete stimolare proprio questo punto! Vi assicuriamo che, quando l’avrete trovato, ve ne accorgerete dalla reazione della vostra lei.

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