Si parla tanto di squirting ma, come spesso accade per le questioni sessuali, anche questa tematica è in parte conosciuta, in parte avvolta nel mistero. Si tratta di un’arte in rosa dove l’orgasmo arriva grazie al giusto mix di conoscenza anatomica, tecnica e il lasciarsi andare.
Squirting: di che cosa si tratta?
Il termine squirting deriva dal verbo inglese to squirt e significa “schizzare”. Al principio dei tempi si tratta di un fenomeno chiamato “incontinenza coitale” ed era qualcosa di cui le donne si vergognavano. Vi stupite, vero? Adesso sembra quasi che i maschietti e le femminucce, a letto, cerchino proprio lo squirting. Lui perché si sente un vero bomber man che fa godere tutte le donne, lei perché si sente brava e attraente. Eppure, fino a poco tempo fa, le cose andavano in direzioni completamente opposte e chi squirtava si sentiva inadeguata alla situazione. Siccome questo argomento è diventato di moda e sono molti e molte che cercano sul web come creare questo simpatico gioco erotico “acquatico”, abbiamo intenzione di tranquillizzare subito il genere maschile e femminile. Se ci tenete a squirtare (o a farlo fare alla vostra lei), potete: ogni donna è potenzialmente capace di farlo, anche se non tutte, purtroppo direte, riescono.
Squirting: differenza con l’eiaculazione femminile
Molte e molti sono confuse/i su cosa sia l’eiaculazione femminile, confondendola con lo squirting. In realtà si tratta di due fenomeni completamente tra di loro! Si distinguono per la quantità: l’ultimo fenomeno crea un “effetto geyser” e il liquido espulso è di 100-150 ml, mentre la prima passa quasi inosservata perché più moderata. Il fluido dell’eiaculazione è lattiginoso, alcalino, dal colore biancastro, il che lo rendo simile a quello maschile. Alcune donne, però, presentano una maggiore quantità di ghiandole di Skene, cioè la prostata femminile, responsabile dello squirting.
Squirting: istruzioni per l’uso
Se sei un uomo che ama vedere la sua lei squirtare, intanto ti facciamo i complimenti: la tua dolce metà non può che sentirsi fortunata. Intanto, se vuoi che raggiunga questo “obiettivo”, dovrai farla sentire a suo agio sia dal punto di vista fisico che da quello emotivo e psicologico. Le dovrai fare capire che potrà lasciarsi andare del tutto e che potrà fidarsi di te: questa è la prima fase e la più importante. Dopo di ché, vediamo alcuni consigli utili, ma premettiamo subito che non sono efficaci al 100%… in più è una questione di pratica, di intesa sessuale e di intimità. Se non riuscite alla prima, non smettete di provare! La parte anatomica femminile che viene coinvolta durante lo squirting viene chiamata area clitoride-uretra-vagina o area CUV. L’importante è quindi stimolare tutti questi punti allo stesso tempo e intensamente. Lo potrete fare sia in autonomia che con l’aiuto di un sex toy. Per far si che lei possa squirtare, però, c’è bisogno che sia in grado di lasciarsi andare del tutto senza volersi trattenere dal provare piacere: deve dare il tutto per tutto. Ecco che, per essere più serene, le ragazze potranno urinare prima, così da non pensare che ciò che sta per uscire sia proprio quella!