A tutti e tutte sarà capitato, nel corso della vita, di soffrire per amore. Anche se non è la stessa cosa di quando il vostro cuore si rompe davvero, magari a causa di un infarto o per un problema di vascolarizzazione, quando termina una storia d’amore si ha la stessa sensazione di avere subito una ferita fisica. Si sentono queste emozioni dentro di sé in quanto si sta soffrendo tanto, a volte tantissimo. Certo, è vero anche che però c’è una differenza tra il sentirsi feriti dalla persona che si aveva accanto e avere la netta sensazione che il vostro cuore sia tanto frantumato da non essere in grado di poter ricostruire i pezzi insieme.
Soffrire per amore e sensazione fisica
Come è possibile che quando avviene una condizione emotiva stressante come la perdita del partner si abbia un riscontro a livello fisico? La questione è che mente e corpo sono, in realtà, collegati tra di loro. E lo dice la scienza. Le emozioni, infatti, hanno una correlazione diretta con il corpo in generale e con i muscoli. Questo capita sia quando siamo felici che quando ci arrivano delle emozioni negative come la tristezza, la rabbia o la paura. In particolare, il respiro si modifica a seconda di quello che noi sentiamo e invia una risposta a livello muscolare. Così polmoni, cuore e i muscoli coordinano insieme e inviano i segnali.
Soffrire per amore e respiro
Vogliamo spiegarvi come funziona il processo del respiro, così da farvi avere in mente un’idea più chiara. Il petto è di forma ovale e, con l’arrivo dell’aria all’interno dei polmoni, si espande. Lo fa sia da dietro che da davanti, e sui lati. Quando si inspira il diaframma si abbassa, e così le costole possono aprirsi e far si che la colonna vertebrale si allunghi. È come se tutto il corpo venisse pervaso da un’onda di movimento che include anche il midollo spinale. In base alle emozioni provate, il petto potrebbe essere sottoespanso e sovraespanso. Nel primo caso vuol dire che fatica ad abbassare il diaframma durante la fase respiratoria. Questo accade spesso quando si provano delle emozioni negative, come la fine di un amore. In conseguenza a ciò i muscoli tenderanno a irrigidirsi, soprattutto all’altezza dei polmoni e del cuore. Avete presente quando pensate che il vostro cuore sia chiuso per sempre e non vogliate avere a che fare con nessun altro/a partner? Ecco, a livello fisico, in realtà, il muscolo involontario è realmente rinchiuso all’interno di una “gabbia muscolare”.
Soffrire per amore e chiusura interiore
Da quello che abbiamo visto, potete intuire come è facile non volersi aprire al mondo quando si soffre per amore. La sensazione è quella di non dare spazio alle relazioni affettive, restando rigidi/e proprio come i muscoli. Non si vuol dare spazio alla tenerezza, non si vuol abbassare la guardia e, come chi caccia o è inseguito, si tende a rallentare il passo. Non ci si fida, si è sospettosi/e, e bisogna tenere tutto sotto controllo. Vi hanno fregato una volta, non volete permettere che avvenga ancora. Così, senza saperlo, vi rinchiudete in una gabbia di sospetto e ombra che avrà bisogno di tempo per ritrovare il respiro adeguato.