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Orgasmo vaginale: mito o realtà?

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Sono tanti i misteri e le leggende che ruotano attorno all’orgasmo vaginale: si tratta di mito o di realtà? Forse, nemmeno le donne lo hanno capito davvero, anche se a livello culturale è la tipologia di piacere più accettata perché si presuppone che coinvolga anche il partner.

Orgasmo vaginale: leggenda o realtà?

Secondo Sigmund Freud l’orgasmo clitorideo non è altro che un fenomeno adolescenziale che però si dovrebbe esaurire quando subentra l’orgasmo vero e proprio, quello maturo, ovvero il vaginale. In realtà a oggi sappiamo che lo psicologo aveva torto perché raggiungere il piacere attraverso la stimolazione della vagina o del clitoride attiva delle aree diverse del cervello. In particolare sono state condotte delle ricerche che studiavano la scansione celebrale attraverso delle risonanze magnetiche.

Si sono prese delle donne come campione nell’atto in cui si masturbavano, così da capire quali aree sensoriali si attivavano a seguito della stimolazione. Si è capito che l’orgasmo vaginale e quello clitorideo non attivano la medesima area sensoriale. Anche se, però, Odlie Buisson, ginecologo francese, sostiene che la parete frontale della vagina, altrimenti chiamato G-Spot, si lega imprescindibilmente alle pareti del clitoride. Di conseguenza l’orgasmo vaginale è lo stesso di quello clitorideo, ma si raggiunge tramite altre vie traverse.

orgasmo vaginale come raggiungerlo

Orgasmo vaginale senza penetrazione: è possibile raggiungerlo?

Se per l’orgasmo clitorideo non è necessario alcun tipo di stimolazione, per quello vaginale è invece necessaria. Certo, non deve entrare per forza il pene, ma si possono usare anche i sex toys o anche solo le dita. Il sommo piacere si raggiunge grazie ad alcune zone, le A, U e Deep Spot che si trovano proprio all’interno della vagina. Ci raccomandiamo però a non confondere l’orgasmo vaginale con quella del punto G. Dentro la zona femminile si trova infatti anche il cosiddetto punto A, che si trova sulla parete interna della vagina. Più precisamente, tra la cervice uterina e la vescica. Il Deep Spot invece si trova più in fondo, in concomitanza con la cervice, mentre sopra l’uretra c’è il punto U. per questo, cari ragazzi, se volete far provare l’orgasmo alla vostra lei non dovrete solo fare entra ed esci. Muovete il pene con movimenti circolari, premete verso il fondo, e ancora andate verso il basso, e così via.

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Orgasmo vaginale: come si raggiunge?

Intanto, per raggiungere questo tipo di orgasmo, è importante lubrificarsi per bene. Una volta che il vostro vibratore sarà bello umido, iniziate a spingerlo dentro la vostra vagina. Tenetelo dentro e riproducete lo stesso movimento di un pene, ponendo maggiore attenzione ai punti G e A e all’area in cui si trova la ghiandola di Skene. Se si stimolano queste zone insieme al clitoride, la vagina tenderà a lubrificarsi maggiormente e a raggiungere più facilmente l’orgasmo.

Tra le migliori posizioni da provare con il proprio partner c’è l’allineamento coitale. Questa posizione prevede che lui stia inclinato sopra di lei, così da creare la giusta angolatura che vada a stimolare il punto G e, insieme, il clitoride. Un’altra posizione da provare è il cucchiaio, dove lui è sdraiato di fianco e penetra lei mentre, contemporaneamente, le stimola il clitoride. Da non dimenticare anche l’intramontabile pecorina o il ragno. In quest’ultima posizione lui si trova sdraiato su di lei, creando un gioco di incastri che consente di premere il clitoride contro il pube maschile. Pronti a provare nuove fonti di piacere?

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