Se volete iniziare a praticare il soft bondage, sappiate intanto che non siete gli unici e le uniche. Complici i porno e film come “50 sfumature di grigio” hanno aperto le persone all’idea che fare sesso non è una pratica finalizzata al soddisfare i doveri coniugali. Il sesso può infatti essere qualcosa di divertente, eccitante, una scoperta sempre nuova. Se si vanno ad osservare alcuni dati, ci sono sempre più italiani che si dedicano al sofr BDSM e al soft bondage, anche se all’inizio non si sa bene come muoversi e come comportarsi. Se avete intenzione di esplorare nuove pratiche, non fatevi trovare impreparati e attrezzatevi con le giuste conoscenze e i giusti strumenti!

Soft bondage: qual è la differenza con il soft sadomaso?

Prima ancora di iniziare, facciamo chiarezza e distinguiamo alcune pratiche sessuali che a volte vengono confuse tra di loro. Intanto, BDSM e bondage non sono affatto sinonimi, anche se molti tendono a paragonali tra di loro come se fossero la stessa cosa. Si tratta infatti di qualcosa di completamente differente. In inglese il termine bondage significa legatura: di conseguenza, questo nome sta ad indicare tutte quelle pratiche che prevedono una o più costrizioni del corpo. La persona legata, cioè, è incapace di muovere una o più parti. Quando invece si parla di BDSM si fa riferimento a una pratica che prevede dei ruoli ben precisi tra i “partecipanti”. L’acronimo sta per:

• bondage;
• dominazione e disciplina;
• sadismo;
• masochismo.

Le pratiche sessuali che hanno a che fare con il BDSM sono tante e vanno da quelle più soft, come ad esempio una sculacciata, a quelle più estreme come l’uso delle fruste… magari sulla vulva o suoi glutei. Prevede che uno dei due sia il dominatore, e l’altro il sottomesso, anche se esistono le persone shift a cui piace cambiare ruolo durante la sessione. In generale si discute prima quale ruolo si vuole avere e si sceglie sempre una safe word, una parola che se pronunciata delibera la fine del gioco. Se si praticano sessioni in cui si usa la gag ball, la persona che la indossa non potrà parlare. In quel caso, al posto di una parola, ci sarà un segnale del corpo che indica di terminare lì.

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Parlatene con il/la partner!

Una delle regole più importanti del soft bondage è il parlarne spesso. Questo serve a voi come coppia per una serie di motivazioni. Intanto, se non avete mai praticato nulla del genere, è bene condividere con la vostra dolce metà cosa vi piacerebbe fare o meno. È importante il confronto, così da essere sicuri/e di quello che andrete a fare e non avrete troppe sorprese a letto. Spiegate quali sono le vostre fantasie, capite quali sono realizzabili e quando è giunto il momento di metterle in pratica. Nel soft bondage nulla può essere lasciato al caso: l’improvvisazione è cosa poco gradita. Bisogna infatti concordare tutto prima e, soprattutto, ogni pratica deve prevedere che tutti e due – e tre, quattro, quanti siete – acconsentono a fare un qualcosa. Quando ne parlate con il partner non dovete tralasciare nulla, dovete essere molto sinceri e, soprattutto, non giudicarvi. Se però lui o lei ha delle fantasie che a voi proprio non piacciono, sentitevi liberi di parlarne: non tenetevi nulla per voi! E soprattutto, ricordatevi che nel sesso non c’è nulla di obbligatorio: fate ciò che vi sentite di fare, sia sperimentare che dire no!