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La storia del preservativo

la storia del preservativo

Vi siete mai domandati/e quale sia la storia del preservativo? Noi si e abbiamo deciso di raccontarvela. Quella sorta di palloncino che si applica sul pene durante il sesso serve a prevenire sia le malattie sessualmente trasmissibili che eventuali gravidanze non desiderate. Dopo la ruota e la penicillina, possiamo ammettere che quella del condom è una delle invenzioni più utili che ci siano! Certo, se la pillola anticoncezionale previene le gravidanze quasi al 100%, il profilattico ha un’affidabilità del 98%. Non si può quindi considerare in assoluto il miglior metodo contraccettivo. Diciamo però che il suo “sporco” lavoro lo fa, ecco. In più è il metodo più sicuro per prevenire malattie come, ad esempio l’Aids. Ad oggi ci sono anche altri metodi utili per la prevenzione, come i preservativi femminili o quelli specifici per il sesso orale. Per quanto riguarda invece il rischio di gravidanza, ci sono alternative alla pillola: un esempio è il cerotto, meno invasivo, o la spirale che, una volta inserita, si rimuove dopo diversi anni.

La storia del preservativo: le pelli di animali

Non conosciamo il nome del primo uomo che ha inventato il preservativo, però sappiamo che lo ha realizzato grazie alle pelli di animale. E sappiamo questo grazie alle pitture rupestri che lo raffigurano: il primo condom risale, quindi, all’età della pietra! Tutte le civiltà hanno dato il loro contributo per poter migliorare l’invenzione: ci sono stati gli egizi e i greci, ma i veri innovatori sono stati i cinesi. Loro erano soliti utilizzare sella seta oleata o una carta speciale e sagomata. A partire dal 1500 si è iniziato a vedere il preservativo come un modo per prevenire malattie sessuali come la sifilide. È in questo momento che si usò il budello come materiale per realizzare i condom. A partire dal Settecento, poi, si è passati all’uso di guanti di lino che venivano prima imbevuti con il disinfettante e poi chiuso con un nastrino sul fondo.

la storia del preservativo dagli inizi

La storia del preservativo: dall’Ottocento al Novecento

Per vedere l’utilizzo dei preservativi in gomma bisognerà attendere l’arrivo degli americani. A metà dell’Ottocento, infatti, Charles Goodyear inventò un processo chimico chiamato vulcanizzazione che rende la gomma un materiale elastico. Per chi ancora non ci avesse pensato, vi diciamo che, fino a quel momento, i condom non solo erano molto costosi, ma venivano anche riutilizzati. La gomma rappresentò quindi una rivoluzione in quanto si poteva lavare con grande facilità. Quelli usa e getta arriveranno solo nel 1916, durante la guerra, ed erano parte integrante dell’equipaggiamento necessario ai soldati!

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La storia del preservativo: anni Cinquanta

I condom in lattice che tutti noi conosciamo, invece, sono arrivati negli anni Cinquanta grazie al celeberrimo marchio inglese Durex. In quel tempo, il brand poteva rilasciare i preservativi solo alle coppie sposate e per conto del Governo. I single poterono usufruire di questo metodo contraccettivo solamente nel 1967! Adesso in commercio ce ne sono di ogni sorta di colore, materiale, grandezza. Addirittura, ce ne sono alcuni che riescono a cambiare colore se, una volta indossato, si hanno delle infezioni o malattie. Adesso aspetteremo il preservativo del futuro a cui, a quanto pare, sta lavorando lo stesso Bill Gates!

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