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Fine della relazione: perché accade?

Fine della relazione

Ci sono alcuni comportamenti che potrebbero portare alla fine della relazione con il/la partner. Certo, tutte le storie sono differenti e ognuna si sviluppa in modo unico, ma certi atteggiamenti diventano deleteri anche per le coppie più salde. Eh si, perché non basta fare sesso stratosferico e soddisfare lui/lei solamente a letto. Un rapporto dovrebbe tenere conto anche del quotidiano e bisognerebbe dare valore alla persona che si ha accanto. Altrimenti, anche il desiderio sessuale potrebbe venire meno, con un conseguente allontanamento e perdita di interesse.

Fine della relazione: la pigrizia

Tra le dinamiche negative che rischiano di compromettere la stabilità della coppia c’è la pigrizia. Non stiamo parlando di quella non voglia di iscriversi in palestra o iniziare la fantomatica dieta pre-estate. Ci riferiamo a quella situazione in cui sembra che tra due partner, apparentemente, vada tutto bene. In realtà, dietro le quinte, si cela disinteresse e completa apatia. Ormai, ogni dinamica di coppia è diventata una routine: si mangia insieme, si guarda la TV, si va a letto. Il giorno dopo si riinizia tutto daccapo, ma senza alcun entusiasmo. Tutto diventa piatto, ma nessuno dei due muove un passo per cambiare la situazione. In questo caso sarebbe bene introdurre qualche novità, che sia una gita fuori porta durante il weekend o una cena fuori. Non ci crediamo che non vi piacerebbe riaccendere la passione e il desiderio sessuale!

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Fine della relazione: gelosia e dipendenza affettiva

La gelosia potrebbe essere considerata sintomo del fatto che il/la partner ci tiene a voi, ma non è proprio così. La gelosia può diventare una pulsione distruttiva. Spesso infatti essere gelosi/e è sintomo di insicurezza e di paura di rimanere da soli/e. La persona che si ritrova un/una partner del genere, d’altro canto, si sente in trappola, non capita e svalutata. Va da sé che una relazione del genere non è equilibrata e, prima o poi, farà allontanare il/la partner! Ricordatevi che il troppo storpia: se vi piace qualcuno/a lasciategli/le lo spazio e la fiducia necessari per mantenere vivo il rapporto. Non solo: la gelosia è sintomo di possessività. Il partner geloso considera la sua metà come un oggetto di sua proprietà che deve essere sotto il suo totale controllo fisico e mentale. Va da sé che, ovviamente, questo è un campanello d’allarme fortissimo. La possessività, oltre ad essere un aspetto negativo che fa del male nella relazione, può portare non solo alla rottura della relazione stessa, ma in certi casi anche a veri e propri reati come le minacce, lo stalking, la violenza fisica e in estrema sintesi al femminicidio.
Lo stesso discordo vale con le dipendenze affettive. All’inizio di una relazione è normale aver voglia di passare tanto tempo insieme. Con il tempo, però, gli spazi da dedicare a se stessi potrebbero venire meno perché tutte le energie sono rivolte verso il/la partner. In quel caso bisognerebbe fare un passo indietro e coltivare la propria autostima e il tempo da trascorrere con gli amici o con i colleghi.

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Fine della relazione: non essere sinceri

Quando si vive una relazione può capitare di essere poco sinceri/e. Ci sono delle situazioni in cui si dicono al/alla partner delle bugie, grandi o piccole che siano. Se si viene scoperti/e, si potrebbe minare la fiducia dell’altro/a anche in modo irreparabile. Potrebbe anche accadere di essere poco onesti/e nell’esprimere i propri sentimenti, bisogni o desideri. In questo caso si rischi di vivere una relazione che rende completamente insoddisfatti/e e che si vorrebbe cambiare. L’onestà con se stessi e con la dolce metà è una chiave importante per far funzionare il rapporto di coppia, non dimenticatelo!

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